La storia di Mattia

Scoprire di essere incinta è stato uno dei momenti più belli ed emozionanti della mia vita.

Mattia è nato il 14 gennaio del 2006… ecco anche quello doveva essere uno dei momenti più belli e invece non fu proprio così.

Il primo anno di vita è stato molto difficile, tanti ricoveri, operazioni, riprese e ricadute, tante lacrime ma anche tanto amore per lui.

Pensavamo che quel tunnel così buio non finisse mai.

È stato operato alle coane, alla fistola tracheoesofagea, gli hanno chiuso il dotto di Botallo e fatto intervento per impianto cocleare.

E in tutto questo lunghissimo e faticoso periodo Mattia è stato un bambino sempre sorridente e allegro, non piangeva mai. Era lui che con il suo essere così speciale e con il suo grande sorriso riusciva a darci la forza per superare tutto! Lui era ed è la nostra forza!

Ha rischiato più di una volta di non farcela… andavamo a casa consapevoli che forse il giorno dopo non avremmo più visto quegli occhioni dolci e quel sorriso grande.

Come quella volta quando in ospedale ha preso una forma di meningite e ci è stato detto chiaramente che forse non ce l’avrebbe fatta.

Noi andammo a casa con una disperazione che non si può descrivere a parole… e invece il giorno dopo, con la forza di un leone. Il mio guerriero aveva vinto l’ennesima battaglia!

E piano piano tutto ha cominciato ad andare per il meglio.

Ha frequentato l’asilo nido, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria e in tutti questi anni la vita l’ha ripagato delle sofferenze che aveva provato da piccolo.

Ha incontrato nel suo percorso di crescita persone meravigliose… insegnanti, maestra di sostegno e educatori che hanno sempre creduto in lui e nelle sue capacità, senza mai abbandonarlo a se stesso.

Nel suo percorso di riabilitazione ha fatto fisioterapia, logopedia e psicomotricità.

Ha superato tutte le aspettative… ci era stata detta una frase da un dottore che non potrò mai dimenticare “Mattia non c’è”, come se dovevamo rassegnarci… e invece Mattia c’è. Eccome se c’è! Con le sue difficoltà ma con tanta voglia di fare, di capire, di imparare, ma soprattutto di esserci e di vivere!

Ora Mattia ha dodici anni, è un bambino allegro, sereno e felice. Ha la capacità di farsi voler bene sia dai grandi che dai suoi compagni… e spero, sarà sempre così.

Frequenta la prima media il mattino, dove è seguito da un insegnante di sostegno e un’assistente alla comunicazione Lis, mentre il pomeriggio frequenta un centro diurno e sta andando alla grande!

Il suo più grande problema è la comunicazione, stiamo usando la CAA e l’italiano segnato per aiutarlo a comunicare ancora di più.

Lui è il mio angelo, mi trasmette davvero serenità… ogni tanto mi capita di sognarlo che mi parla… mi guarda con i suoi occhi dolci e mi parla senza nessun problema…

Questo è il mio sogno per lui…che possa parlare o comunque comunicare con le parole, con le immagini o con i segni…che possa essere sempre così felice… avere vicino persone che lo amano così com’ è… bello e speciale e che possa vivere una vita il più “normale” possibile.

Sì… ha la sindrome di charge… ed è il mio dolce e forte guerriero.

“Nessun bambino è perduto se ci sono delle persone che credono in lui”.                                                                                                                                                                 Morena la mamma di Mattia

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